Quando le difficoltà psicologiche sono tanto importanti da alterare in modo significativo il funzionamento relazionale, sociale e famigliare di una persona può risultare opportuno intraprendere un percorso psicoterapeutico volto non solo ad affrontare le problematiche relative al momento presente, ma anche a ricostruire le origini del proprio funzionamento.
L’obiettivo primario non sarà quello del cambiamento, ma del riconoscimento delle proprie strategie disfunzionali di gestione di alcune situazioni della vita quotidiana, di come si sono strutturate nel tempo e di quale sia stata la loro utilità avuta fino ad oggi per il mantenimento del proprio equilibrio. Solo attraverso questi passaggi sarà possibile co- costruire nuove strategie maggiormente flessibili e funzionali che vadano ad affiancare e/o sostituire quelle usuali.
L’approccio cognitivo-costruttivista garantisce un intervento basato sulle evidenze scientifiche e il riconoscimento dell’unicità del paziente, al quale non vengono restituiti giudizi o interpretazioni, ma strumenti per individuare le proprie risorse e vulnerabilità. Solo la persona è davvero esperta di ciò che la riguarda, della sua vita e dei suoi vissuti: il terapeuta fornisce mappe, bussole e sostegno per poter esplorare in sicurezza il proprio mondo interiore, per guardare con consapevolezza negli angoli più oscuri e per valorizzare le proprie capacità e risorse personali.
Aree di intervento:
- Disturbi d’ansia e dell’umore (attacchi di panico, fobie specifiche, depressione unipolare e bipolare);
- Disturbi di Personalità;
- Disturbi Alimentari;
- Disturbi Psicotici.